i folletti e il calzolaio

 I FOLLETTI E IL CALZOLAIO

  una favola di H.C. Andersen


C´era una volta un calzolaio un po’ preoccupato perché in bottega gli era rimasto abbastanza cuoio per cucire un solo paio di scarpe.

La sera lo lasciò sul tavolo da lavoro, era stanco e non gli veniva in mente nessun modello veramente originale, e così decise di andare a casa e di dormirci su.

La mattina dopo, fresco e riposato, tornò al negozio con un bel modello in mente, ma appena entrò si strofinò bene gli occhi… “Ma, cosa????” vide sul tavolo un paio di scarpe già belle e cucite, col cinturino alto e un fiocchetto al centro.

Era davvero molto stupito e non sapeva bene che fare, non osava neanche toccarle… chi le aveva portate lì? Da dove arrivavano? Poi le guardò bene, erano fatte proprio con l’ultimo pezzo di cuoio rimasto da ieri.

Insomma dopo qualche minuto di indecisione mise quelle belle scarpe nuove in vetrina.

Non fece neanche in tempo a girare intorno al tavolo che una signora molto elegante, con un bel cagnolino al guinzaglio entrò e le volle provare.

“Sono belle e comode” disse allacciando il cinturino “sembrano proprio fatte su misura per me” e le comprò.

Con quel denaro il calzolaio comprò il cuoio per altre due paia di scarpe, lo appoggiò sul tavolo da lavoro e se ne andò a casa a dormire.

La mattina ancora un po’ assonnato, aprì il suo negozio e WOW, in bella mostra c’erano due paia di scarpe nuove di zecca.

Il calzolaio era stupito e felice. Non perse neanche un secondo, le mise subito in vetrina e dopo pochi minuti entrarono dei clienti a comprarle. Così il calzolaio corse a comperare altro cuoio.

Hai già capito cosa successe la mattina dopo, vero? Esatto: trovò tutte le scarpe già cucite.

E così andò avanti per molto tempo: il cuoio che preparava la sera, la mattina lo trovava già cucito in bellissime scarpe.

Il Natale era vicino e il calzolaio disse alla moglie: “Invece di andare a letto, non potremmo aspettare per vedere chi è che ogni notte viene ad aiutarci?”

La moglie rispose subito di sì e così quella notte si nascosero in un angolo del negozio.

Ed ecco che a mezzanotte in punto, comparvero due minuscoli omini, erano proprio come me e come te, ma piccoli piccoli e indossavano solo la camicia.

ti fa ridere? Anche a me. Se ne stavano con i sederini all’aria perché non avevano i pantaloni e neanche le scarpine ma solo una camicina.

Si misero a sedere sul tavolo del calzolaio, presero i pezzi di cuoio e con le esperte manine cominciarono a tagliare, a bucare, a battere e a cucire e prima dell´alba filarono via, lasciando in bella mostra le bellissime scarpe che ormai erano diventate famose in tutta la città.

La mattina la moglie disse al calzolaio: “dovremmo dimostrare la nostra gratitudine a quei due ometti. forse hanno freddo con la sola camicia addosso: pensavo di cucire per loro dei vestitini.”

“Magnifica idea!” rispose il marito.

La moglie si mise subito al lavoro e quando tutto fu pronto appoggiarono i doni sul banco e si nascosero per vedere che cosa avrebbero fatto i due folletti.

A mezzanotte in punto, come ogni notte, entrarono gli ometti e la sorpresa questa volta l’ebbero proprio loro: sul tavolo, invece del solito cuoio, trovarono camicine nuove, magliocini colorati col collo alto e minuscoli pantaloni di velluto, ma anche calzine, sciarpiette e dei buffi berrettini con pon pon.

In un momento indossarono tutto, poi corsero allo specchio ad ammirarsi - Come siamo belli! Come ci stanno bene questi vestiti! Come stiamo caldi, ora!

Erano felici felici felici, ballavano e a saltavano sulle sedie e sui panchetti e si dicevano tra loro: “ma come i sta bene questo maglione” oppure “Quei pantaloni ti slanciano proprio, sembri alto” e giù a ridere contenti.

E così, ballando e saltando arrivò l’alba e sparirono e da quella sera non tornarono più.

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